Guida completa su come montare il tendifilo e tirantino

I tendifilo sono oggetti fondamentali per la buona riuscita della posa di una rete in rotoli. Permettono infatti ai fili che sostengono la rete di essere messi in tensione, con il risultato che la stessa possa così acquisire stabilità e resistenza.
Di seguito una breve e utile guida per capire cosa sono, a cosa servono e come montarli.
Che cosa è un tendifilo?
Il tendifilo o tirafilo è un oggetto realizzato in acciaio zincato, oppure verniciato a polvere di colore verde, che si utilizza nell’installazione delle reti per recinzione in rotoli, siano esse a maglia sciolta o elettrosaldate.
Nel campo delle recinzioni si presenta come un cricchetto necessario per mettere in tensione i fili, dotato di un occhiello esterno a cui si lega un capo del filo da tensionare e una rotellina dentata all’interno, che serve a portare in tensione il filo.
Per altre applicazioni, dalle vigne agli stendibiancheria, i tendifilo possono essere ad esempio con forcelle oppure a molla, ma pur cambiando la forma, l’obiettivo resta quello di portare un cavo in tensione.
Applicazioni pratiche (vigna, bucato e recinzioni)
I tendifilo trovano applicazione in molteplici contesti, ma in generale diventano essenziali tutte le volte che un filo o un cavo necessitano di essere posti, o mantenuti, in tensione.
A seconda dell’utilizzo, cambia la tipologia di materiale con cui vengono realizzati, così come la forma e la modalità di tiraggio.
Ogni situazione necessita di una specifica soluzione: se si intende portare in tensione un cavo per stendere la biancheria si utilizzeranno tendifilo in acciaio con due forcelle, messi in posa con l’ausilio di morsetti a cavallotto per generare un’ansa che verrà fissata all’apposito tirante a vite, a sua volta direttamente collegato al palo. Analogamente si fissano anche i cavi da ringhiera che vanno messi in trazione.
In vigna, dove invece il fissaggio dei cavi ai sostegni è basilare per dare stabilità e per gestire al meglio le operazioni di potatura dei vigneti, può capitare che con il tempo i fili si allunghino. Per riportarli in tensione, in questo caso, la tipologia di tendifilo, o tirantino, cambia: si possono trovare a spinotto o a molla e sono sensibili a piccole rotazioni, anche di una frazione di giro. Sono realizzati in leghe di alluminio, ferro zincato o anodizzato oppure acciaio inossidabile.
Concettualmente diverso, rispetto alle precedenti soluzioni, è l’utilizzo del tendifilo, o tirafilo, quando si ha a che fare con le reti per recinzione.
In questo caso la funzione del tirafilo è quella di mettere in tensione i fili che daranno sostegno e stabilità alla rete. Se nel caso dello stendibiancheria la peculiarità del tiraggio è quella di portare in tensione il cavo affinché supporti il peso dei panni stesi, e nella vigna per sostenere invece la vegetazione e direzionarne la crescita, il tensionamento delle reti per recinzione ha lo scopo di mettere in tensione la rete, donandole al contempo sostegno e stabilità.
Come si monta
I tendifilo, o tirafili, vanno utilizzati per tutte quelle tipologie di rete in rotoli sia a maglia sciolta che elettrosaldata.
Vediamo nel dettaglio come posizionarli correttamente, partendo dalle operazioni preliminari.
I fili di tensione che andranno poi “tirati” con i tendifilo, intanto, devono inizialmente essere posizionati su tre altezze diverse della rete: in alto, al centro e sulla parte inferiore. Sulle reti alte due metri, per ottenere un risultato ottimale, si possono utilizzare anche quattro fili.
I fili saranno quindi fatti passare dentro ai fori dei pali a T che saranno stati precedentemente fissati. Ciascun filo sarà legato al foro del palo di partenza (in alto, al centro e in basso) e poi svolto per tutta la lunghezza del lato della recinzione. Attenzione che il filo non dovrà proseguire sul lato successivo della recinzione, ma dovrà essere tagliato in corrispondenza dell’ultimo palo e legato ad esso, lasciando un’eccedenza che va da cinquantina di centimetri a un metro.
A questo punto si posizionano i tendifilo.
Il filo di tensione viene tagliato a circa 50-80 centimetri dal primo palo: un capo si lega al tendifilo utilizzando l’apposito occhiello esterno, mentre l’altro capo si infila nel foro del perno. A questo punto si inizia il tensionamento (di solito con l’aiuto di una pinza o di una chiave da 8). Ad ogni quarto di rotazione il perno del tendifilo resta incastrato per via della sua costruzione dentata, mantenendo così la tensione raggiunta, fino al risultato desiderato.
Quando si cambia direzione vanno inseriti nuovi tendifilo, non prima. In altre parole non è necessario posizionare i tendifilo all’inizio e alla fine del lato considerato, ma solo all’inizio, poiché va tirato in una sola posizione.
L’operazione è da ripetere poi su ciascun filo della rete.
Una volta messi tutti in tensione, i fili esercitano molta forza sui pali. Per questa ragione è molto importante che vengano utilizzate le saette: per ridurre le sollecitazioni dei pali iniziale e finale ed evitare che gli stessi corrano il rischio di piegarsi.