Come scegliere le recinzioni antiscavalco giuste per la tua proprietà: materiali, altezza e installazione

recinzioni antiscavalco

La scelta della recinzione antiscavalco migliore per le proprie esigenze dipende da diversi fattori ed è certamente condizionata da un desiderio di protezione e di sicurezza, che può essere riferita a noi stessi e alla nostra famiglia oppure ai nostri animali domestici. 

Una recinzione antiscavalco si differenzia da una recinzione con rete o a pannelli non tanto (o non solo) per i materiali con cui è realizzata, quanto per la forma, ovvero per la presenza di elementi dissuasivi quali ad esempio punte nella parte superiore della rete o filo spinato per scoraggiare l’arrampicata. 

Se la necessità è quella di contenere e proteggere gli animali domestici o impedire l’ingresso di quelli selvatici è probabile che la scelta migliore sia quella di far ricorso a una recinzione perimetrale tradizionale a maglia stretta, con una parte aggiuntiva superiore, inclinata a 45°, e sufficientemente alta da scongiurare l’uscita o l’entrata degli animali. In altri casi si può ricorrere a robuste e alte reti di acciaio o pannelli di plexiglass.

Nell’articolo che segue andiamo ad analizzare quali sono le qualità che deve possedere la recinzione antiscavalcomigliore per la tua proprietà.

Materiali per la recinzione antiscavalco: confronto tra legno, metallo e PVC

La scelta del materiale più indicato per la recinzione antiscavalco dipende molto dalle preferenze estetiche personali, dal budget a disposizione e dalle esigenze di manutenzione di cui lo stesso materiale necessita.

L’essenza di una recinzione sicura antiscavalco dipende molto dalla forma della stessa, per quanto anche il materiale impiegato possa giocare un ruolo in tal senso. Tra le opzioni dei materiali rientrano il legno, il metallo e il PVC

Vediamo nel dettaglio queste tre principali tipologie

La recinzione in legno  offre un’atmosfera calda e tradizionale, si integra bene con l’ambiente circostante, è versatile e biodegradabile, ma richiede una costante manutenzione, possiede una durata inferiore rispetto alle plastiche e al metallo e generalmente, specie il legno di qualità, ha un costo elevato.

La recinzione metallica invece è costituita da un materiale molto resistente che può durare a lungo, soprattutto se trattato con rivestimenti protettivi anticorrosione. Le recinzioni in metallo possono essere difficili da scalare, costituiscono una buona deterrenza agli intrusi e necessitano di poca manutenzione. Anche in questo caso però non mancano gli inconvenienti: il metallo può avere un aspetto più freddo e industriale e può surriscaldarsi al sole e diventare molto caldo al tatto, il che potrebbe essere un problema per le aree frequentate da bambini o animali domestici. 

In ultimo, la recinzione in PVC (cloruro di polivinile). E’ estremamente durevole, con garanzie anche decennali, resiste agli agenti atmosferici e necessita di poca manutenzione. Si può trovare in vari colori, non solo trasparente (a seconda degli utilizzi) compreso quello del legno. Tuttavia, come contro, il PVC è meno “naturale” dal punto di vista dell’effetto estetico e più “plastico”. Il costo non è da trascurare ma, soprattutto, può avere un impatto negativo sull’ambiente e non è biodegradabile come il legno.

Altezza della recinzione antiscavalco: quale scegliere in base alla specie di animale e alle normative di legge

Scegliere l’altezza della recinzione antiscavalco corretta è fondamentale per garantire la sicurezza degli animali domestici all’interno del giardino e rispettare le normative vigenti in Italia. 

Può infatti variare molto in base alla specie di animale, ma soprattutto alle specifiche leggi regionali. Per quanto sia complicato esprimere delle cifre, proviamo a presentare alcune linee guida generali sulle altezze che interessano prevalentemente gli animali, dal momento che le recinzioni che devono tenere fuori dal perimetro ladri o gli intrusi sono generalmente metalliche, decisamente alte e con tanto di elementi dissuasori aggiuntivi. 

Come regola generale è importante considerare anche la sicurezza delle persone che potrebbero entrare in contatto con gli animali, come i visitatori o i lavoratori agricoli. La recinzione sicura deve essere quindi progettata e posizionata in modo da minimizzare il rischio di infortuni o incidenti.

Per quanto concerne la recinzione per animali come cavalli, mucche e bovini, un’altezza consigliata si aggira fra gli 1,2 e gli 1,5 metri di altezza. 

Per capre e pecore è sufficiente un’altezza di circa 1-1,2 metri, possibilmente con una struttura robusta e maglie strette per evitare che gli animali possano infilare la testa attraverso le aperture. Intorno al metro di altezza troviamo anche l’altezza di una recinzione anti-fuga per maiali, sempre con una struttura robusta e resistente.

Per proteggere la proprietà dagli animali selvatici, l’altezza della recinzione si alza per arrivare almeno agli 1,8-2,4 metri, a seconda della specie specifica e delle normative locali.

Specialmente per il contenimento animale, ossia per tenere lontani dal giardino lupi e caprioli, le recinzioni verticali tradizionali vengono integrate con una prolunga, inclinata verso l’esterno e talvolta dotata di filo spinato oltre ai fili di tensionamento che vengono utilizzati per piazzarla. Analogo accorgimento, ma con una prolunga girata verso l’interno, la recinzione anti-scavalco diventa particolarmente utile per evitare che gatti e cani escano dal giardino arrampicandosi.

Installazione della recinzione antiscavalco: come preparare il terreno e fissare correttamente i pali

Preparare il terreno per installare una recinzione antiscavalco in modo tradizionale richiede accorgimenti adeguati e una corretto fissaggio dei pali, per garantire stabilità e sicurezza. Scelto il materiale adatto, come metallo o legno, e acquistati i pali, le sezioni di recinzione perimetrale o i rotoli di rete, oltre alle staffe e gli accessori, si prepara il terreno, accertandosi di rimuovere eventuali ostacoli per avere una superficie il più possibile in piano e quindi si contrassegna la linea della recinzione con dei paletti e una corda tesa tra di loro.

Con una vanga a punta o un trivella a mano si scavano le buche per i pali, che devono essere profonde circa un terzo dell’altezza totale della recinzione e si aggiunge un leggero solco tra palo e palo per ottimizzarla in ottica anti-scavo. A questo punto si posizionano i pali (e le saette) facendo attenzione a tenerli perfettamente verticali e si riempie la buca con cemento a formare un plinto contenitivo. A questo punto è possibile applicare la recinzione antiscavalco.

Recinzione antiscavalco fai-da-te: vantaggi e svantaggi della costruzione autonoma

La preparazione all’installazione di una recinzione anti scavalco fai da te così come appena illustrato richiede una serie di competenze e abilità, oltre che tempi di lavoro decisamente lunghi. A meno che non si voglia ricorrere all’innovativo metodo Vortek che (anche se non si hanno particolari competenze nella posa di recinzioni), permette di raggiungere gli stessi risultati di tenuta, risparmiando tempo e denaro.

Con vortek, non sarà necessario scavare ancora più in profondità in corrispondenza dei pali e, soprattutto, non sarà necessario utilizzare il cemento per fissarli. 

Il supporto vortek (diverso a seconda della tipologia di palo scelto) si avviterà fino a che il piattello aderirà con il terreno. Il piattello bombato offre la stessa stabilità del classico plinto in cemento e quindi sarà sufficiente fissare al supporto vortek il palo per ottenere il medesimo risultato spiegato in precedenza, risparmiando fatica e la gettata di cemento.
Una volta che la recinzione sarà posata, si potrà integrare con la prolunga inclinata superiore che fornirà quel tipo di sicurezza necessaria ad una recinzione antiscavalco di cui si è parlato in precedenza.

Manutenzione della recinzione antiscavalco: consigli per preservare l’integrità e la sicurezza della recinzione nel tempo

La manutenzione della recinzione antiscavalco è importante per garantire l’integrità e la sua sicurezza nel tempo, ma molto dipende dal materiale che si è scelto.

Ci sono una serie di consigli o di buone prassi che è consigliato seguire a prescindere. Tra queste, forse la più semplice è quella di controllarla regolarmente e rimuovere detriti, sporco ed estirpare eventuali erbacce, proteggerla dalla ruggine (se in metallo).

Se si notano danni o componenti usurate, è importante riparare tempestivamente la recinzione per evitare che il problema si aggravi. In caso di dubbio è sempre consigliato consultare un professionista per una valutazione più puntuale del problema.

E’ importante assicurarsi che il terreno intorno alla recinzione sia stabile e ben drenato, poiché l’erosione del suolo può indebolire i punti di ancoraggio e comprometterne la sicurezza.

Come consiglio generale è bene stabilire un programma di manutenzione regolare per la recinzione antiscavalco, che comprenda appunto ispezioni, pulizia, lubrificazione e altre attività periodiche necessarie.

Costi della recinzione antiscavalco: quanto spendere in base ai materiali, all’altezza e all’installazione

Il costo di installazione di una recinzione antiscavalco, come facilmente prevedibile, dipende da diversi fattori, tra cui i materiali utilizzati, l’altezza della recinzione e il tipo di installazione necessaria. 

In generale, i materiali più costosi come il ferro o il legno, aumenteranno il costo totale del progetto.

L’altezza della recinzione, in particolare, ha poi certamente un impatto significativo sui costi poiché le recinzioni più alte richiedono più materiale e tempo per essere installate. Il fai da te, in particolare con il metodo Vortek, abbatte invece questi costi e soprattutto rende estremamente semplice il fai da te.

In Italia, in media, volendo riportare delle cifre, il costo di installazione di una recinzione antiscavalco può variare da 50 e crescere in media fino oltre i 200 euro al metro lineare. Sono però stime generali e i prezzi effettivi possono variare a seconda della regione in cui si vive e dei fornitori disponibili nella zona.

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